In quest’articolo scoprirai come valorizzare te stesso imparando a riconoscere i tuoi successi affermando in maniera più forte le tue opinioni con gli altri e sentirti più confidente nelle diverse occasioni di vita o di lavoro.
Vi siete mai chiesti come mai non sempre riuscite a sentirvi a vostro agio nelle diverse situazioni che vi capitano quotidianamente sul lavoro, con i vostri superiori o colleghi o nella vita con il vostro partner o con i componenti della vostra famiglia?
O come mai vi sentite fuori posto in contesti per voi non abituali, in relazioni con persone nuove?
Il percorso che voglio proporvi in quest’articolo e nei prossimi è orientato al miglioramento e allo sviluppo personale al fine di aiutarTi a raggiungere risultati straordinari, più consapevoli e più vicini a quello che sono i tuoi desideri più profondi.
La complessità psicologica di ognuno di noi non ci permette di compiere appieno la nostra missione e di far emergere le nostre potenzialità; questo avviene anche a causa di pensieri interni negativi che estendiamo a più parti di noi stessi e che spesso ripetiamo senza accorgecene dentro di noi come un mantra negativo.
Mi sono spesso ritrovato, in ambienti lavorativi, ad interagire con persone con scarse abilità ma che tuttavia sembrano dotate di una sicurezza di sé ostentata ed incrollabile, mentre altre più preparate sono più diffidenti nei riguardi delle proprie qualità e non riescono a valorizzarsi quanto meriterebbero.
Mi sono spesso posto la domanda sul perché ciò avvenga.
La risposta è nelle credenze che queste persone hanno di loro stessi e nelle immagini che costruiscono.
La mancanza di fiducia in se stessi rappresenta il non riconoscimento di qualità e capacità che caratterizzano e che sono peculiari della persona. Questo non permette la completa espressione delle loro potenzialità. Il punto sta nell’analisi delle loro credenze più profonde che li porta a pensare con maggior frequenza che tutto ciò che fanno bene sia normale e che soltanto ciò che riesce loro male sia invece degno di nota.
autostima-Self-Confidence
La maggior parte delle persone che chiedono la mia consulenza come coach e che vogliono raggiungere obiettivi nel campo del lavoro e la carriera si trovano spesso in una situazione di stallo a cui non sanno dare spiegazioni immediate. Per la maggior parte, scopriamo con sorpresa, che la causa principale è nella poca autostima ossia nella difficoltà di riconoscere i propri successi o di premiarsi quando avvengono. Questo provoca un meccanismo di non evoluzione, e come se le persone non si dessero il tempo di osservare ciò che di bello e buono riescono a realizzare. Spesso è un problema legato al perfezionismo, al tendere verso qualcosa che non esiste (la perfezione) e che non si potrà mai raggiungere.
Il primo lavoro che propongo è di riportare le persone verso il focus giusto, e attraverso alcuni esercizi che vi presenterò a breve, li aiuto a valorizzare le proprie qualità e i propri successi ed a educare il proprio linguaggio.
La stima di sé ha origini interiori spesso deriva dal confronto tra l’immagine che ciascuno ha di se stesso e l’immagine di ciò che si vorrebbe essere.
Tanto più il “come siamo e ci percepiamo” è lontano da il “come vorremmo essere” tanto più ci si sente persone di minor valore e si prova insoddisfazione nei propri confronti.
La stima di noi stessi è un sentimento che ci viene instillato durante l’infanzia e l’adolescenza. Chi vive in un ambiente di continue critiche da parte della famiglia, degli amici e della società, si allontana progressivamente dall’idea di avere un valore in se stesso. Giorno per giorno perde gli ancoraggi esterni, e quelli interni si spezzano e con il tempo la persona si chiude in se stesso, evitando spesso di esporsi e di apparire. Si preferisce stare in retroguardia, aumenta il disagio e durante le relazioni sociali sale l’ansia per cui queste persone imparano precocemente a nascondersi, non farsi notare e a svalutarsi.
La poca fiducia porta le persone a copiare e imitare coloro con cui vivono, adattando le proprie abitudini e i propri gusti all’ambiente nel quale si trovano. Chi non si stima cerca di accontentare tutti, pensando così di essere accettato per i suoi limiti e non per la sua capacità di superarli. Ha problemi nel prendere decisioni per paura di fallire. Si resta spesso bloccati e non ottenendo cambiamenti sostanziali la paura si autoalimenta.
Per uscire da questo stato occorre mettersi con un ascolto interiore e rendersi conto che nessun destino potrà cambiare le cose, se non la forza ed il coraggio di smuovere se stessi.
Questi sono i consigli e gli esercizi che offro durante le mie sessioni di coaching ai miei coachee:
Se vuoi ottenere altri risultati devi iniziare a sforzarti di agire e pensare diversamente!
Ognuno di noi è costruttore della propria realtà e ha tutte le risorse interiori per risolvere e descrivere internamente gli eventi che avvengono in maniera più consapevole e responsabile.
E’ arrivato il momento di “prendere il timone della tua vita” e non farti trasportare da ciò che accade.
Puoi iniziare adesso la tua ginnastica mentale, rimandare non serve…ecco tre esercizi utili:
1) Prendere consapevolezza del proprio linguaggio interiore ed esterno, imparare ad ascoltarsi.
Con il linguaggio esterno esprimiamo i pensieri che noi abbiamo di noi stessi; per cui se hai poca stima di te può capitarti con più frequenza di utilizzare termini come: “non mi sento in grado di” piuttosto che ”non mi sento capace” o peggio “non sono all’altezza”. Inizia a correggere il tuo linguaggio, ascoltati e modifica le tue affermazioni. Impara a dire a te stesso con regolarità che sei una persona speciale e meravigliosa, sei una persona unica biologicamente e psicologicamente; ognuno di noi ha una peculiarità, un talento, devi scoprire qual è il tuo e come vale la pena di svilupparlo e condividerlo con gli altri.
La domanda da porsi è cosa ti porta pensare questo? dove arriverai tra qualche anno se continuerai a pensarla così? che risultati otterrai?
2) Impara a valutare oggettivamente le conseguenze delle tue azioni o delle tue scelte
Se hai imparato a fare attenzione ai tuoi pensieri puoi iniziare a valutare con più consapevolezza e oggettività le conseguenze di ciò che fai. Ti accorgerai che molti tuoi errori non hanno conseguenze gravi nei confronti dei rapporti con gli altri.
Questo potrà aiutarti a sostituire i tuoi “rimproveri interni” depotenzianti con pensieri più positivi e gratificanti; in base alla ‘profezia che si auto avvera’ qualsiasi cosa tu creda o pensi riguardo una situazione si avvererà, sia nel bene che nel male; per cui se sei solito dirti che sei uno stupido e che non raggiungerai mai il successo molto probabilmente è quello che otterrai.
3) Ripercorri i tuoi successi e i momenti in cui ti hai raggiunto risultati
Quando hai dei dubbi su te stesso e la tua performance, ripercorri tutte quelle volte che invece è andata bene e hai raggiunto risultati. Chiediti che azioni hai svolto? come ti sentivi? Imparerai a riconoscere di più il tuo valore e a comprendere che se ci metti quel giusto impegno anche tu puoi fare la differenza.
4) Esprimi con naturalezza ciò che pensi e quello che vali
Se hai iniziato a prendere consapevolezze delle tue qualità puoi imparare anche ad esprimerle.
Inizia a sentirti più confidente e nelle diverse occasioni che ti capitano sforzati di offire il tuo contributo. La tua opinione, i tuoi pensieri, le tue risorse hanno valore come quelle degli altri. In contesti specifici di lavoro in team, ad esempio le tue competenze possono essere peculiari, per cui è un’opportunità offrirti per condividere e supportare il gruppo nel raggiungimento di risultati migliori.
Ognuno merita di essere felice, anche tu lo meriti. Tu potrai esserlo se decidi di mettere in gioco una parte di te stesso!