In questo articolo ti parlo di come reagire e motivarti anche nei momenti di difficoltà che puoi vivere affrontando relazioni che si rivelano poco efficaci e costruttive.
In psicologia questa capacità viene definita resilienza ossia proprio la capacità delle persone di far fronte agli eventi negativi e di rialzarsi e reagire comunque in maniera propositiva per trovare le risorse interiori per affrontare le difficoltà.
Tutti coloro che lavorano sia in proprio, sia come dipendenti si augurano e si impegnano per mantenere le relazioni sempre efficaci e pacifiche con i propri colleghi o il proprio responsabile; tuttavia a volte succede di dover far fronte a momenti difficili, di scontro o di incomprensione e ti assicuro che l’unico modo per risolvere questi è ancora una volta agire sul proprio atteggiamento mentale e mantenersi flessibili.
La testa governa tutto e con essa possiamo imparare anche a navigare le nostre emozioni.
La resilienza è un termine derivato dalla scienza dei materiali e indica la proprietà che alcuni materiali hanno di conservare la propria struttura o di riacquistare la forma originaria dopo essere stati sottoposti a schiacciamento o deformazione.
Il termine viene dal latino “resalio”, iterativo di salio che significa rimbalzare, saltare o risalire. Tradotto sugli esseri umani significa mantenersi saldi e centrati anche quando le situazioni da affrontare diventano complesse. Significa abituare la mente a produrre pensieri proficui, cambiare punto di vista, e cercare sempre nuove soluzioni.
A tutti capita di vivere momenti di difficoltà, affidarsi a persone sbagliate, crearsi aspettative negli altri, rimanere delusi dalle relazioni, non riuscire a raggiungere i risultati sperati con gli altri. Se pensiamo ai contesti lavorativi attuali osserviamo che questi possono essere molto sfidanti e competitivi e richiedere molta energia e impegno.
Potete essere in una fase di carico di lavoro eccessivo e potreste gestire con maggiore difficoltà le relazioni con gli altri, alcuni motivi possono essere: una cattiva gestione del tempo, insicurezza circa il proprio futuro professionale. Sono convinto che ogni evento difficile sia il sintomo di qualcosa che occorre cambiare; se non si sta bene vuol dire che non si stanno utilizzando le giuste strategie e ognuno ha la forza di poter agire la propria trasformazione. Alcune situazioni personali o professionali non sempre appaiono sotto il proprio controllo, per cui ci si può sentire inermi e perdere di efficacia ed energia
Possiamo non essere pienamente responsabili dello stress che ci affligge, ma certamente siamo responsabili del modo in cui lo gestiamo e delle risposte adattanti che troviamo.
Se il conflitto non si risolve a volte ci troviamo costretti ad allontanare le persone e rimanere a “leccarci le ferite.” Un errore comune può essere quello di auto commiserarsi non trovando alcun aspetto positivo nel cambiamento o anche auto convincersi che siamo sbagliati, perché gli altri non ci hanno compreso appieno.
Sviluppare la resilienza significa anche cambiare il modo di valutare noi stessi e gli eventi.
Ma per fare questo occorre anche riflettere e consapevolizzare le modalità in cui solitamente si affrontano i problemi relazionali e le reazioni più comuni ad essi. Di fronte alla difficoltà con una persona potresti avere atteggiamenti evitanti o invece una percezione di coraggio e sfida per affrontare la situazione.
Se vuoi essere resiliente e forte nel tuo percorso di cambiamento devi cambiare il tuo atteggiamento e seguire alcune strategie, ne parlo anche nel mio libro Ottieni il lavoro che vuoi edito da Franco Angeli, riferendomi all’area professionale:
1) Non rimanere focalizzato su ciò che può crearti disagio e frustrazione ma cercare soluzioni creativamente.
Questo stimolerà una dimensione di stima verso te stesso e di fiducia continua. Devi essere consapevole del fatto che ognuno di noi può agire sui propri pensieri per renderli più costruttivi e arrivare agli obiettivi sperati.
Se siamo stati colpiti da delusioni relazionali in un primo momento può essere utile ricaricarsi, prendendosi una pausa per mettersi in ascolto di se stessi, per ascoltare i propri bisogni e ciò che questi ti provocano. Può essere utile in questo periodo cercare le cose che ti fanno stare bene e ti piacciono: ciò che ti fa sorridere; cercare le persone che ti fanno sentire bene, che ti amano incondizionatamente; ascoltare la musica che ti emoziona o che ti dà carica. Cercare cose e persone che ti rendono felice. Riguadagnare autostima.
2) Utilizza strumenti come fare un inventario delle tue qualità.
Ho imparato che pensare e focalizzarsi solo sulle cose negative, farsi influenzare dai giudizi negativi degli altri crea degli schemi depotenzianti per il proprio essere e portano in una spirale negativa e infruttuosa. La cosa più utile che puoi fare nei momenti più bui è imparare a sostituire gli schemi di pensiero nocivi con altri più efficaci, più creativi e potenzianti; per questo propongo di descrivere una lista dettagliata delle proprie qualità, quelle che sono state utili in diverse occasioni e che vengono riconosciute anche da altri.
Uno degli errori che possiamo commettere è quello di confondere il notro comportamento con il nostro essere; ossia perchè abbiamo reagito in una determinata maniera pensare che siamo un certo tipo di persone. Gli errori riguardano qualcosa che facciamo e si riferiscono alle azioni e non denotano uno stato. Dire ho fallito in quella relazione è diverso da dire “sono un fallimento”.
3) Individua a quali risultati ti hanno portato l’utilizzo di queste qualità.
Questo esercizio ti permetterà di focalizzarti sulle tue risorse interiori e a stimolare strategie per cercare soluzioni nuove con l’altro piuttosto che aumentare le difficoltà. Valorizza i tuoi successi e i risultati che hai ottenuto e aumenterai la tua percezione di auto-efficacia; quando sei in difficoltà, per affrontare le situazioni inizia a capire ciò che gli altri ti riconoscono; pensa a tutte quelle volte in cui hai brillantemente risolto problemi e raggiunto risultati. Ripercorri i passaggi di tutte quelle volte che hai trovato le risorse per risolvere momenti complessi.
Impara a valorizzare e sommare tutte le esperienze positive, i momenti in cui sei stato efficace e hai padroneggiato gli eventi utilizzando queste qualità. Ciò ti farà ritrovare la carica “perduta” e darti nuova energie propulsiva. Uno dei migliori regali che possiamo farci è prima di tutto accettare noi stessi per quello che siamo, considerando che ogni cosa che abbiamo fatto fino ad ora era la migliore che potevamo fare in quel momento in base all’esperienza maturata.
4) Occupati di agire con intenzioni positive piuttosto che preoccuparti delle reazioni.
Agire significa creare movimento, cambiare lo status quo, provare. L’attività produce pensieri stimolanti, influisce quindi sui tuoi stati d’animo e ti focalizza sulle tue risorse e ti aiuta a recuperare energia, rivolgendola a tuo favore; ti aiuta a utilizzare il pensiero laterale e creativo per cambiare i comportamenti abituali, cambiare gli schemi che ti fanno pensare e agire sempre allo stesso modo e che ti portano sempre gli stessi risultati. Se vuoi ottenere risultati diversi nelle relazioni devi fare azioni diverse, avere atteggiamenti diversi, attivare risorse diverse. Solo se i tuoi diversi tentativi di risoluzione non saranno compresi, allora potrai abbandonare la presa e andare avanti più forte di prima. Mantenere il ricordo positivo e pensare di aver fatto il possibile per cambiare la situazione.
Nonostante le delusioni continuare ad aver fiducia negli altri, aprirci ad una comunicazione spirituale ed emotiva con gli altri significa non rinchiudersi in un guscio o costruire uno spesso scudo protettivo ma continuare a provare e prendersi il rischio di ricevere del male. Vivere creativamente creandoci un epidermide emotiva più spessa ma mai repellente o dura. La vita è relazione è occorre provare la gioia di vivere apertamente con gli altri. Se non abbiamo trovato gli interlocutori gusti, non significa che questi non esistano.
La persona resiliente è in grado di fornire una risposta reattiva alla situazione in atto, ha la forza di reagire, fino a capovolgere le situazioni avverse e superarle. Non ha paura dell’errore perché questo è una forma di apprendimento. La persona resiliente ha un atteggiamento risolutivo e costruttivo, mantiene la fiducia in se stesso e nelle proprie possibilità, nutre l’autostima e risponde più efficacemente al cambiamento, volgendo le incertezze in opportunità di crescita e trasformazione interiore.
Tu sei il timoniere della tua nave. Solo tu puoi indirizzarla e scegliere il percorso migliore per te! Non c’è tempesta che possa ostacolarti.