Nelle mie sessioni di consulenza alla carriera mi trovo a supportare molti miei clienti sul superamento di colloqui o prove di gruppo. Ecco alcune osservazioni e considerazioni utili:
Gli assessment sono delle prove di selezione svolte in gruppo, che prevedono l’osservazione e la valutazione dei tratti più personali e attitudinali. Solitamente i selezionatori esperti le propongono per valutare le skill relazionali e organizzative di ruoli che prevedono il contatto con le persone e responsabilità su altri. Figure junior di coordinamento o dove l’aspetto di comunicazione è fondamentale: ad esempio, figure di account, venditori, oppure team leader, project manager.
La prova di gruppo mira a valutare le capacità comunicative e relazionali come l’ascolto attivo, la leadership, le capacità di mediazione e di organizzazione del lavoro e soprattutto quelle di lavoro in gruppo. Analizza alcuni tratti di personalità e la gestione delle proprie emozioni. Per tali motivi non vanno confuse con le prove di tipo tecnico.
Le prove di gruppo prevedono la presenza di più selezionatori – osservatori, alcuni sono silenti e prendono nota della dinamica e dei comportamenti agiti durante le prove. Solitamente il rapporto è di due candidati osservati da ogni selezionatore.
Premesso che ogni Società di selezione organizza e gestisce le prove di gruppo, in maniera originale e secondo le caratteristiche di personalità e competenze specifiche di ogni profilo ricercato, indichiamo, in genere, le prove più diffuse.
Solitamente la prima prova prevede un’autopresentazione di sé e del proprio percorso di studi in un tempo prestabilito, solitamente 3-4 minuti a persona.
Consiglio di strutturare e preparare questa prova a casa, provandola magari davanti allo specchio, facendo attenzione di mettere in luce le competenze tecniche e quelle personali più in linea con la posizione ricercata.
In questa prova il selezionatore segna ed evidenzia le aree su cui il candidato si è soffermato di più e quelle che possono avere più rilevanza per il profilo. Si fa una prima idea dello stile comunicativo, della presenza e dell’allineamento delle esperienze e le paragona con il suo profilo ideale.
Una seconda prova da affrontare potrebbe essere la discussione libera del gruppo di candidati su un argomento di attualità. Il consiglio in questo caso è quello di rendersi partecipe alla discussione in maniera assertiva, ossia né passiva né aggressiva, ma sempre propositiva.
L’altra prova può essere più strutturata e può riguardare lo stimolare una discussione detta “senza leader assegnato”, in cui si chiederà in un tempo massimo di 40 minuti di risolvere o dare un giudizio di valore su un caso scritto. Vi si chiederà di scegliere tra varie alternative, e di fare alcune scelte, prima individualmente e poi condivise in gruppo, con la finalità di creare una graduatoria unanime di soluzioni.
In questo tipo di prove è bene essere sé stessi, evitando di essere troppo rigidi sulle proprie posizioni o critici, non rimanere troppo legati alle prime scelte individuali svolte ma capire le volontà di tutti, rimettendosi in discussione. Il comportamento più adeguato è di essere cooperativi, flessibili e di attivare nei confronti degli altri membri del gruppo un ascolto attivo ed una collaborazione adeguata.
Altre possibili prove, in alternativa o a completamento, possono essere prove con ruoli prestabiliti, assegnati, in cui ad ogni partecipante viene dato un obiettivo da raggiungere nella discussione diverso e competitivo rispetto a quello degli altri. Anche qui è bene attivare una comunicazione negoziale e non mostrarsi mai aggressivi.
Le prove di gruppo possono essere intervallate dalla compilazione individuale di questionari auto- valutativi o di tratti di personalità;
Alla fine della giornata, potreste affrontare anche un colloquio motivazionale, individuale, di più breve durata. Quest’ultimo può essere somministrato anche in un giorno diverso, solo ai candidati selezionati.
Una prova senza ruoli definiti o assegnati molto nota ed utilizzata si chiama “la donna sul ponte”. Questa prova è decontestualizzata da uno specifico settore lavorativo ed è solo uno stimolo per attivare una discussione in un gruppo di lavoro di massimo 8 persone.
Gli osservatori, solitamente uno per ogni persona presente nel gruppo, fanno valutazioni qualitative, valutando non tanto il contenuto della discussione o il fine ultimo della prova ma quanto la modalità di interazione e comportamento agito tra le persone.
I selezionatori, in genere nelle prove di gruppo, per ogni candidato valutano in particolare:
i turni di parola, ossia quante volte la persona prende parola. Più si parla più risultate attivi nell’interazione e influente del gruppo.
le capacità di ascolto: fate attenzione a non interrompere gli altri mentre parlano o a sovrapporvi.
di integrazione con il gruppo, mostratevi flessibili e alleatevi con gli altri candidati. Preferite una posizione di mediazione piuttosto che di leader a tutti i costi.
Ma anche la capacità di orientamento al compito, ossia valutano come organizzate le informazioni, se siete attenti ai tempi di lavoro.
Leadership: i selezionatori cercano di comprendere quanto siete una persona portata alla guida piuttosto che a seguire gli altri. In questo caso siate voi stessi.
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