Sono stato intervistato da Antonella De Minico, sulla rivista Vivere Sani e Belli, settimanale di Salute, Bellezza e Benessere nel mese di Ottobre n.41.
Ecco alcuni punti salienti dell’intervista:
Averla come capo non sempre è il massimo ma si può imparare a gestirla. Ecco come fare
Chi è il prototipo di quella che gli studiosi dell’americana Michigan University negli anni 70 hanno bollato come persona “affetta dalla sindrome dell’ape regina”? Miranda Priestly ne “Il Diavolo veste Prada”. Una donna che fa tutto per rimanere l’unica e indiscussa nell’alveare aziendale, senza altre che potrebbero metterla in ombra.
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L’ape regina vista dall’Italia è una «capa» spietata e inflessibile che usa la sua intelligenza per colpire le subordinate nei punti dove sanno di trovarle più vulnerabili.
All’origine c’è ancora molta insicurezza
<< Il motivo principale dell’atteggiamento aggressivo delle “ape regine” è l’insicurezza. Con i colleghi maschi spesso c’è meno conflittualità: sono meno attenti al lato emotivo di una relazione e più razionali, e difficilmente notano le competizioni al femminile.>>
Tentare di somigliarle (solo un pò…)
Con capi con questo atteggiamento conviene mantenere la calma, essere sicure di sè e mantenere una comunicazione assertiva. Questo significa continuare a farsi rispettare e mantenere gli accordi presi su tempi di consegna e modalità. In casi estremi preferite mantenere rapporti scritti, vi potranno garantire da eventuali malintesi o incomprensioni.
Il modo di vestire, con l’ape regina può fare la differenza: << Chi ricopre un ruolo di potere, può avere anche un tratto narcisistico>>. All’ape regina, piace piacere e adora i complimenti. Le donne possono in qualche modo imitarla, ma non eguagliarla. Scegliete uno stile personale ma non mettetevi troppo in mostra.
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E’ FONDAMENTALE farsi rispettare
Se la leadership è negativa, oltre al benessere dei collaboratori ne risente la produttività. Il clima dell’ufficio diventa infernale. Il clima è uno degli elementi basilari per mantenere un buon team di lavoro.
Non c’è via di scampo? <> . E’ stato studiato come questi fenomeni nascano soprattutto in contesti in cui non c’è una vera e propria cultura di valorizzaione delle differenze sociali, per cui si dà spazio alle donne e gli si permette di arrivare ai vertici ma non si osservano fenomeni e percezioni competitive sottese che disturbano le buone relazioni tra colleghe.
Se come donna hai a che fare con una manager aggressiva e per nulla empatica, puoi far leva sulle tue risorse interiori: coraggio, passione per il lavoro, determinazione.
Il Coaching è uno strumento potente ed efficace per raggiungere obiettivi impegnativi e sfidanti, per acquisire nuove abilità e comportamenti, incrementare le proprie prestazioni e recuperare le proprie risorse sopite.
Per saperne di più scrivimi a m.perciavalle@makeitso.it